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La storia

La passione che nel 1800 ha guidato Don Bosco a fondare un movimento di persone dedite alla formazione dei ragazzi e dei giovani, è la stessa che oggi guida il CFP Salesiani Bardolino Tusini. Scopri la nostra storia.

1943-1963: Le origini

Il Generale di Artiglieria a cavallo Pier Camillo Tusini e la Contessa Elena Giuliari, sposi dal 1905, dopo la morte dell’unico erede Gualberto, abbandonarono il palazzo di Verona e si stabilirono nella villa ad Albarè di Costermano dove il generale in pensione si dedicò alla conduzione della sua azienda agricola.
Nel 1943, per gli ingenti bombardamenti su Verona, i Conti Tusini-Giuliari ospitarono alcune classi sfollate della Scuola Media dell’Istituto “Don Bosco”. Cominciò così una stretta collaborazione con i Salesiani.

Il Generale era propenso alla costruzione di una scuola agricola di Avviamento per aspiranti Salesiani Coadiutori (religiosi laici) da far sorgere a Bardolino, in località “Campo del Sacco”- così chiamato per l’episodio di un padre che per sfamare i suoi figli, vendette il suo campo per un sacco di farina-un pianoro sul declivio che dalla Rocca di Garda scende verso Bardolino.
Dopo la morte del Generale nel 1959, la Contessa Elena Giuliari l’11 marzo 1962 potè assistere alla posa della prima pietra dell’Istituto “Tusini” da parte del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Renato Ziggiotti, quinto successore di Don Bosco, alla presenza di numerose autorità salesiane, ecclesiastiche, civili, militari e una folla di gente dei dintorni.

1963-1995: La scuola media

Nel 1963 il Parlamento istituì la scuola media dell’obbligo con conseguente abolizione dell’Avviamento professionale. Si pensò così a un cambio di destinazione: il “Tusini” sarebbe diventato una Scuola Media.
I lavori subirono una battuta d’arresto e i ragazzi di prima e seconda Media che dovevano entrarci dovettero attendere due anni al “Don Bosco” di Verona.
Finalmente il 5 Ottobre 1969 la prima comunità salesiana con Direttore Don Giuseppe Soldà iniziò il primo anno scolastico presso l’Istituto “Tusini” di Bardolino, sede staccata del Don Bosco di Verona.

La nuova Scuola Media si apre sulle linee di un progetto educativo chiaramente rivolto a promuovere l’educazione umana e cristiana dei ragazzi, luogo di incontro tra cultura e fede, in risposta alle esigenze differenziate degli stessi allievi nell’età evolutiva, cercando di venire incontro alla richiesta di una scuola capace di portare tutti ai livelli più alti che possono raggiungere, perché crede nelle potenzialità di ogni ragazzo.
Attivare e valorizzare momenti ricreativi, sportivi, di musica, canto e recitazione, consente inoltre il dialogo con l’allievo e la valorizzazione delle capacità personali in un ambiente sereno e gioioso. Il tutto in collaborazione con i genitori per costruire un’alleanza educativa con le famiglie.
Don Bosco con il suo patrimonio di valori e prassi educativa era sbarcato a Bardolino e incominciava a farsi conoscere attraverso i suoi Salesiani.
Nell’anno 1974-75 il nuovo direttore è don GIANCARLO NEFFARI con 149 allievi.
Nell’anno 1975-76 diventa Direttore del Tusini don GIUSEPPE TURRIN e il numero degli insegnanti laici scelti dai Direttori aumenta di anno in anno per una missione condivisa, per trasmettere non solo l’eccellenza professionale ma anche lo stile salesiano del Sistema Preventivo, valori e non solo contenuti: lo spirito di Don Bosco.
Nell’anno 1991-92 al Tusini arriva il nuovo Direttore don Cornelio Bugna. Nel 1993-94 si completa l’ultimo anno della Scuola Media con le ultime tre classi: II E, III E, III F e contemporaneamente il C.F.P. sbarca da Albarè al Tusini con quattro classi: I G, I H, IIG, IIH. Inizia la nuova avventura formativa del Tusini come Centro di Formazione Professionale.

1995 ad oggi: il centro di formazione professionale

Di fronte a una situazione difficile del nostro territorio che “vantava” il primato di avere uno dei più bassi indici di scolarità del Veneto e della Provincia di Verona, il giovane Sindaco di Costermano, il Dott. Franco Ferrarini, decide con il suo Consiglio comunale di invertire il trend negativo della scolarizzazione locale con una Delibera all’unanimità che si impegnava a far nascere ad Albarè di Costermano un Centro di Formazione Professionale (C.F.P.).  Così inizia il coinvolgimento di altri 14 Sindaci della zona, delle Comunità del Baldo e del Garda, dei parroci, dell’Azienda provinciale trasporti, fino al reperimento dei fondi necessari per avviare un C.F.P.

Con l’anno 1990-91 si inaugura ad Albarè il nuovo C.F.P. finanziato dalla Regione Veneto come sede staccata dell’Istituto salesiano “San Zeno” di Verona. Gli indirizzi richiesti dalle aziende locali sono meccanico ed elettromeccanico realizzati con lezioni teoriche ad Albarè e attività di laboratorio al San Zeno di Verona.
Una schiera di formatori laici si rende responsabile della crescita integrale professionale dei giovani accolti.
Sostenuto da una valida Segreteria, il C.F.P. si implementa non solo di ragazzi, ma anche di formatori, di ambienti e di attrezzature tecniche e informatiche grazie all’azione dei Direttori che si sono succeduti e all’aiuto della Valpolicella Benaco Banca.
Negli anni al settore meccanico si affianca dapprima il settore elettrico e poi il settore vendite che nell’anno scolastico 2019-20 andrà ad integrarsi e fondersi con il nuovo settore vitivinicolo.
Quest’ultimo costituisce una risposta alle pressanti richieste delle aziende del territorio, che vedono nel settore vitivinicolo una sempre maggiore crescita e il bisogno di mettere solide basi nella formazione dei ragazzi per il futuro di questo importante settore.

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